WhatsApp al bando in Brasile per la terza volta. Scopri perché…

Blocco di WhatsApp in Brasile

Il tribunale di Stato di Rio de Janeiro ha bloccato ancora una volta WhatsApp e applicato questa sua decisione in tutto il territorio brasiliano. A riferirlo è un portavoce del tribunale locale.

Il giudice Daniele Barbosa ha bloccato l’operatività della celebre applicazione di messaggistica istantanea per un motivo molto semplice: perché Facebook, che ne è il proprietario, ha rifiutato di fornire informazioni che avrebbero potuto rivelarsi preziose per un’importante indagine di polizia. L’ordine è perciò stato trasmesso a tutti gli operatori di telefonia mobile e si intende applicato a tempo indefinito.

Blocco di WhatsApp in Brasile: i precedenti

Un blocco di questo tipo è avvenuto già in passato e più in particolare nel mese di maggio quando il tribunale decise di mettere al bando WhatsApp per 72 ore e per ragioni del tutto simili. In quel caso il tribunale, sempre per voce di Daniele Barbosa, bloccò l’app e arrestò Diego Dzodan, vicepresidente di Facebook Brasile, con l’accusa di non aver collaborato ai fini di un’indagine sul narcotraffico.

Il terzo caso (il primo in ordine cronologico) affonda invece le sue radici nel 2015, quando un giudice del tribunale di Sao Bernardo do Campo stabilì il blocco totale di WhatsApp per due giorni a seguito di un’inchiesta criminale nell’ambito della quale i dirigenti del servizio decisero di non collaborare.

Matteo D’Apolito