Attendi che arrivi la Fibra a casa tua? Ecco come controllare chi la offre e quali aree sono coperte
Il 5G da una parte, lo sviluppo di una fibra italiana all’altezza della situazione dall’altra.
Il primo, più o meno va a passo affrettato a livello globale, si sta allargando a macchia d’olio in tutti i paesi. Il secondo va un po’ più a rilento, soprattutto nel nostro Paese, notevolmente indietro rispetto ad altri dell’Unione Europea, per non parlare nel confronto con il livello globale.
Già prima dell’avvento del primo governo presenziato da una donna, Giorgia Meloni, era stato approvato dal Comitato interministeriale della transizione digitale la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga “Verso la Gigabit Society”, con l’obiettivo di dare una netta sterzata alla transizione digitale del nostro Paese, bacchettato a più riprese dalla Commissione europea, in quanto non rispettava i requisiti imposti dalle direttive dell’UE.
Con l’avvento della governance di Giorgia Meloni, lo scorso marzo, è stata chiusa la prima missione, con il bando “Italia 5G” che completa la gamma di interventi per assicurare la connettività superveloce in ogni area del Paese, un investimento da quasi sette milioni di euro. Un passo importante quello di dare una svolta a un progetto di garantire entro il 2026 una connettività a 1 Gigabit al secondo per circa 7 milioni di indirizzi n tutta Italia e la copertura 5G nelle aree a fallimento di mercato.
23358 i cantieri in concessione, 658 quelli diretti
Anche perché la deadline dell’UE è sì per il 2030, ma ad oggi non tutte le famiglie del nostro Paese possano beneficiare di una connettività ultraveloce, né tantomeno le tutte zone abitate sono coperte dalle reti 5G.
Su https://bandaultralarga.italia.it/mappa/ è possibile seguire passo dopo passo i miglioramenti apportati in Italia, a cominciare dalle aree coperte per capire una situazione in divenire. Finora sono 23358 i cantieri in concessione, 658 quelli diretti. 6890 i comuni con fibra, 7187 in wireless. 1210 i comuni attualmente in programmazione per i lavori di connessione con fibra, 479 invece quelli attualmente in programmazione per i lavori di connessione wireless. Attenzione però a una cifra un po’ preoccupante: 143 comuni non fanno parte della strategia Banda Ultralarga e non presentano lavori da parte di Infratel.
Sul portale si può entrare nelle pieghe del piano con una mappa interattiva dei lavori, dove si può cliccare per capire a che punto sono le regioni d’Italia. La piattaforma del piano Banda Ultralarga consente anche di verificare lo stato dei lavori direttamente nella propria abitazione o nel Comune di riferimento, con una semplice ricerca per indirizzo o per comune. Le buone notizie, insomma, ci sono tutte. Il portale è anche di facile comprendonio. Ora servono fatti. Concreti.