Beccato dalla fidanzata mentre la tradiva con la complicità di ChatGTP
ChatGPT sta avendo un enorme successo, nelle ultime settimane, tanto da essere considerato il chatbot più innovativo attualmente esistente. Nel suo campo, questa intelligenza artificiale ha davvero pochissimi limiti e infatti molti utenti stanno trovando i modi più disparati e fantasiosi per utilizzarla.
Un esempio tra questi è la storia dell’utente conosciuto come Hackdaddy8000 nel mondo del web. Bryce, questo il suo vero nome, è un ragazzo che lavora nella Silicon Valley e, tra i suoi hobbies, c’è la passione per la programmazione, che condivide anche sul social TikTok. Una delle sue ultime creazioni, però, ha creato una storia ai limiti dell’assurdo.
Questa storia ricorda molto il primo episodio della seconda stagione di Black Mirror, Torna da me, anche se la trama di fondo non è così triste come nel telefilm. In questo corto vediamo la protagonista che ricrea il proprio fidanzato, che non c’è più, tramite un’intelligenza artificiale. Allo stesso modo, Bryce ha creato il prototipo di una fidanzata virtuale tramite ChatGPT.
La sua creazione, però, ricorda più una ragazza del mondo degli anime. In grado di interagire con il mondo reale sia tramite voce che immagini, la creazione di questo utente risulta incredibilmente realistica. Ma alla sua vera fidanzata, questo progetto non è andato particolarmente a genio.
Il progetto potrebbe sembrare quasi un tradimento virtuale, tanto che la ragazza, preoccupata dall’alienazione in cui stava entrando il proprio fidanzato, che stava perdendo il contatto con il mondo reale, lo ha convinto a chiudere il suo progetto. Bryce avrebbe speso circa 1000,00€ per la creazione di questo bot. Una volta convinto, l’utente ha ritenuto assurdo “uccidere” la sua IA, senza rilasciare ulteriori dichiarazioni perché, stando a quanto affermato, sarebbe come “parlare di una persona morta”.
In che modo Bryce ha realizzato il suo progetto?
Hackdaddy8000 non si è limitato esclusivamente a programmare il suo chatbot personale. Ha infatti utilizzato un supporto hardware e, tramite un display collegato con altoparlanti e videocamera, ha dato vita ad una vera e propria entità virtuale. Questa poteva mostrarsi ed interagire tramite immagini generate da Stable Diffusion e grazie ad un sintetizzatore vocale, basato su Azure di Microsoft, tramite cui venivano letti i testi che ChatGPT produceva.
In quanto al suo aspetto, Bryce lo ha basato su Mori Calliope, una popolare YouTuber virtuale. L’IA era inoltre in grado di riconoscere gli oggetti che le venivano mostrati davanti alla webcam, rendendo le interazioni ancora più realistiche ed incredibili.