Il nuovo decreto governativo dovrebbe introdurre nuovamente gli oneri di sistema per Luce e Gas, aumentandone il prezzo. Finora erano stati tenuti fuori dal computo delle spese, contribuendo a mantenere basso il costo. Il 31 marzo, però, gli incentivi statali scadono.
Gli eventi geopolitici e, potremmo dire, naturali che si sono verificati negli ultimi anni hanno creato una situazione di difficile gestione. La pandemia di Covid-19 con i lockdown imposti ha dato il via a un aumento dei prezzi delle materie prime in maniera incontrollata. Lo scoppio del conflitto in Ucraina, poi, ha dato la stangata decisiva, producendo conseguenze che si sono ripercosse a valle sui consumatori in maniera sensibile.
Per questo in Italia il Governo aveva varato alcuni incentivi statali in grado di diminuire i prezzi delle bollette di Luce e Gas. Questi, però, scadono il 31 marzo. Gli incentivi servivano principalmente per eliminare gli oneri di sistema, i quali a seguito della scadenza verranno reintrodotti in bolletta. C’è da dire che Arera ha ridotto il costo della materia prima, sia dell’energia, sia del gas. Questi tagli dovrebbero toccare il 20% per l’energia e qualche punto percentuale in più per il gas. Il risultato finale, nonostante la riduzione, dovrebbe essere comunque sfavorevole per i consumatori, con spese superiori a quelli precedenti la crisi.
Gli oneri di sistema verranno reintrodotti, ma si pensa a soluzioni alternative
Per cercare di calmare le acque, il ministro Giorgetti ha cercato di fare chiarezza sulla situazione. A quanto pare si conferma l’impossibilità di reperire la copertura economica per continuare con lo stesso tipo di incentivi. Gli oneri di sistema, quindi, verranno reintrodotti. Dai soldi stanziati, però, sono avanzati 6 miliardi di euro che possono essere utilizzati per cercare soluzioni alternative. In fin dei conti, dunque, potremmo ritrovarci con degli oneri introdotti parzialmente, oppure con alcuni incentivi che sono legati al risparmio energetico.
Certo, la soluzione non è già stata studiata in anticipo. Di conseguenza, bisognerà attendere che Arera giunga a conclusioni affidabili: dovremmo aspettare almeno il prossimo trimestre. Gli incentivi per chi risparmia sarebbero un po’ contradditorie, poiché non si aiuterebbe chi è più in difficoltà, ma si farebbe spendere meno a chi ha impianti più green. Avendo investito su questo tipo di strumenti, questa fascia di popolazione avrebbe una posizione economica più stabile, e avrebbe meno bisogno di aiuti statali per le spese di Luce e Gas.