Carte di credito Visa: ecco le novità del 2023, ne cambierà l’uso
VISA batte il cinque. Con il nuovo anno la joint venture di ventunomila istituzioni finanziarie ha deciso di introdurre delle novità degne di nota in un anno in cui la pandemia da Coronavirus ha ridisegnato i pagamenti con carte di credito e di debito.
I risultati del suo ultimo studio hanno cambiato in un certo senso la visione di VISA, partendo dalla base di cinque trend digitali già in vigore. Questi andranno incontro ad un sostanzioso sviluppo, per fornire strumenti sempre più avanzati per semplificare i pagamenti.
Per il 2023, VISA ha intenzione di porre l’accento sul segmento delle aziende, di conseguenza per il commercio B2B, acronimo di “Business-to-Business”, quei rapporti commerciali tra le diverse imprese, improntati sullo scambio diretto di prodotti e servizi tra imprese.
Ecco, lo studio di VISA ha fornito un netto aumento a partire dalla fine del periodo più critico della pandemia da Covid-19, da qui un approccio diverso da parte della la joint venture californiana e di conseguenza una innovazione che genererà una nuova ondata di trasformazione digitale. “Dal 2023 in poi, assisteremo a un’evoluzione 3.0 dei pagamenti B2B – spiega Stefano M. Stoppani, Country Manager di Visa Italia – in cui la nuova frontiera del commercio B2B globale sarà esclusivamente digitale, sicura, veloce, flessibile e fluida”.
Il secondo trend su cui VISA ha deciso di espandere riguarda sempre il B2B, ma nello specifico improntato su una corretta digitalizzazione dei pagamenti, non solo per un numero sempre crescente di aziende, ma anche per altre amministrazioni.
Crypto, un fenomeno da tenere sotto osservazione
Il terzo trend su cui VISA punterà molto in questo 2023 è il recommerce, quello “scambio commerciale” identificabile nel noleggio o nella ricarica, vendita o restituzione di beni. Uno studio recente di Skift e McKinsey ha evidenziato che il 40% globale dei viaggiatori sarebbe disposto a pagare fino al 2% in più per biglietti aerei a zero emissioni; ciononostante, risulta che solamente il 14% di essi lo abbia realmente fatto. Numeri a cui Visa non è affatto indifferente.
Il fenomeno delle crypto va sempre tenuto sott’occhio, non fosse per la volatilità (in questo periodo rivolta verso il basso) dei Bitcoin, il fiore all’occhiello di queste valute virtuali. Dal mercato arrivano input di una notevole instabilità. VISA si aspetta che un certo numero di progetti meno affidabili cadranno in disuso, ma quelli dall’approccio misurato e conforme devono essere tenuti in considerazione, anche perché governi, banche centrali, istituzioni finanziarie tradizionali e fintech continueranno a concentrarsi su moneta e pagamenti programmabili, sia per quanto riguarda le CBDC che per le stablecoins o altre monete fiat tokenizzate.
L’ultimo trend è probabilmente il più importante, perché riguarda le truffe, in cui le piccole imprese continueranno a essere un bersaglio. Sicurezza, la parola chiave: EMV 3D Secure (autenticazione e protezione degli utenti) saranno per VISA un cavallo di battaglia.