ChatGPT è allarme rosso: ecco come gli hacker lo stanno già sfruttando per scopi loschi
Il mondo delle AI sta diventando sempre più presente nel nostro quotidiano. Una di queste ha fatto davvero notizia, risultando essere una tra le migliori create fino ad ora, per quanto riguarda la creazione di contenuti di testo. L’utilizzo di ChatGPT si sta diffondendo a macchia d’olio nei contesti più disparati, ed era solo questione di tempo prima che venisse utilizzata per scopi malevoli.
Un esempio di ciò che poteva fare questa intelligenza artificiale è stato riportato qualche tempo fa, e da allora la sua popolarità è andata sempre in crescendo. È diventata talmente popolare che alcuni hacker hanno deciso di utilizzarla per scopi non propriamente legali, come riporta Chek Point Research.
Secondo i ricercatori del CPR, infatti, sembra che l’intelligenza artificiale sia stata utilizzata da vari hacker allo scopo di creare molteplici virus, tra cui malware e ransomware. Sono stati infatti individuati molti post, presenti principalmente su diversi forum dedicati all’hacking, in cui si discuteva appunto della creazione di questi programmi malevoli grazie all’AI GPT.
A fornire ancor più maggiore preoccupazione, sembra che molti di questi post siano stati scritti da hacker non proprio esperti. Mettere dei virus in mano a dei neofiti potrebbe portare serie problematiche, poiché questo indica che GPT può essere utilizzato a scopo malevolo da un numero di utenti ancora maggiore.
Nelle ultime settimane, il numero di questi utenti che stanno utilizzando il chatbot per uso illegale sta aumentando sempre di più. Ma il problema non riguarda solamente la scrittura di codici dannosi come possono essere malware e ransomware. Il pericolo che venga utilizzato in molti altri campi è davvero elevato.
Non solo virus: come viene utilizzato ChatGPT?
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte degli hacker non si limita esclusivamente alla scrittura di codici malevoli per la creazione di virus. Uno di loro ha spiegato che ChatGPT può essere utilizzato anche per altri scopi, tra cui la creazione di un marketplace davvero particolare. Su questo programma, infatti, è possibile effettuare la compravendita di qualsiasi tipo di beni illegali, con pagamenti senza tracciabilità grazie alle cryptovalute.
La ricerca indica come l’intelligenza artificiale, similmente all’utilizzo della scrittura di codice per gli sviluppatori, può essere utilizzata in maniera analoga anche dagli hacker. È solo una questione di tempo prima che questi siano in grado di creare codici sofisticati, in quanto in questo momento si stanno concentrando più che altro a capire come sfruttare al meglio GPT per creare virus ancora più pericolosi.