Chi consuma di più dentro casa? Lotta tra elettrodomestici che usiamo tutti i giorni
L’aumento dei costi dell’energia si sta facendo sentire sempre di più, soprattutto con l’inizio del nuovo anno. Le spese maggiori sono ovviamente dettate dalle attività quotidiane, dall’utilizzo di elettrodomestici per la pulizia al semplice preparare un pasto. C’è qualche accorgimento che possiamo prendere per arginare questi costi esorbitanti?
Parlando appunto di cucina, non ci si rende conto di quanto un semplice gesto come preparare un piatto di pasta possa incidere molto sui consumi. Che sia con piano induzione o a gas, viene consumata diversa energia anche solo per portare a bollore una piccola pentola d’acqua per poter cucinare. Come farlo in maniera più economica possibile?
Tra i metodi più comuni, per far bollire l’acqua vengono utilizzati ovviamente il piano cottura, ma anche il microonde e, in alcuni casi, il bollitore. Quale tra questi è quello che permette il maggior risparmio in termini di consumi? Non molti riflettono su questo, adducendo l’aumento dei costi all’utilizzo della luce o del riscaldamento, ma potrebbe essere uno dei fattori incisivi.
Gli elettrodomestici più utilizzati, come quelli appena citati, abbassano l’efficienza energetica, ma non la resa. Per avere una stima imparziale, bisogna considerare diversi fattori, tra cui consumi, tempi ed efficacia del metodo. Il primo, quindi, ad essere considerato, è il bollitore elettrico, che riesce a portare l’acqua a bollore in tempi brevissimi. Questo, però, risulta essere l’elettrodomestico che, per questo scopo, consuma più di tutti, poiché il suo utilizzo consuma ben 1,6 kW/h. Al di là dei consumi, però, risulta comunque il metodo più ecologico.
Per quanto riguarda il microonde, invece, la sua efficienza risulta essere al 43%. Questo poiché il suo utilizzo ha un costo decisamente basso, di circa 0,02€ per utilizzo, pari a 5 minuti necessari per portare l’acqua a bollore. Il tempo di utilizzo può variare, però, a seconda della quantità di acqua da dover usare, quindi risulta il migliore per quanto riguarda le piccole quantità, dunque per preparare una tazza di thé caldo o qualcosa di simile.
Piano cottura: è il giusto equilibrio?
Il metodo più efficace, secondo lo studio, rimane comunque il piano cottura. Non bisogna pensare, però, al tipico fornello a gas utilizzato in quasi tutte le cucine del nostro paese. Per migliorarne le prestazioni, bisogna prendere piccoli accorgimenti: utilizzare il fornello più piccolo, anche se si impiega più tempo per il risultato, è meno dispendioso. Aiuta molto anche coprire la pentola con un coperchio.
Dalla stima effettuata da Tom Murphy, un fisico dell’Università della California, la soluzione più efficace e meno dispendiosa per portare l’acqua a bollore è l’utilizzo della piastra ad induzione. Questo risulta il sistema migliore per effettuare questa semplice azione, risultante avere un’efficienza dell’85% secondo diversi test svolti sul tema.