Crisi energetica: mentre vediamo sgonfiarsi le bollette lo Stato prepara una nuova tassa. Questa piegherà gli italiani
Il prezzo della materia prima gas si abbassa, ma arriva l’avvertimento dell’Unione Nazionale Consumatori: tassa da 459€. I ribassi colpiranno il mercato tutelato, con conseguente diminuzione della spesa in bolletta. Questa, però, subirà duri colpi a causa dell’implementazione degli oneri di sistema che aumenteranno in percentuale fino a luglio.
Il contesto macroeconomico nel quale siamo immersi ha portato all’impennata sensibile di alcune spese per tutte le famiglie. La pandemia da Covid-19 prima e la guerra in Ucraina poi hanno fatto sì che il prezzo delle materie prime levitasse. Le conseguenze, ovviamente, si sono abbattute a valle sui consumatori, i quali si sono ritrovati a pagare bollette salatissime. Gli interventi statali hanno tentato di limitare questa emorragia con alcune soluzioni ad hoc.
Una di queste era l’abbattimento degli oneri di sistema, i quali hanno tolto un certo peso pecuniario sulle spese mensili delle famiglie italiane. Intanto, la materia prima gas ha iniziato a scendere di prezzo. A gennaio 2023 si è registrata una diminuzione del 34,2%, confermata il mese successivo con un calo del 13%. Marzo non è stato da meno, e la diminuzione del prezzo arriverà al 13,4% rispetto a febbraio. La comunicazione arriva ufficialmente da Arera. Il mese scorso, il costo del gas è risultato essere di 46,58 €/MWh.
Nonostante i cali la bolletta rischia di salire: tornano gli oneri di sistema
La spesa della famiglia tipo nei dodici mesi tra aprile 2022 e marzo 2023 è stata registrata dunque sui 1560,7€, lo 0,7% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Arera, però, ricorda che su questi dati incidono soprattutto i tagli dello stato sugli oneri generali e il taglio dell’Iva sul gas che si è attestata al 5%. Queste misure, infatti, erano previste nella Legge di Bilancio 2023, ma solo per la durata del primo trimestre. A breve, infatti, le cose dovrebbero cambiare e, purtroppo, le notizie non saranno affatto positive.
A ricordarcelo è il responsabile per quanto riguarda l’energia dell’Unione Nazionale Consumatori, Marco Vignola. L’avvertimento riguarda gli oneri di sistema, che ad aprile verranno reintrodotti e si assesteranno sul 65%. Da luglio, invece, arriveranno al 100%. Ciò celerebbe una tassa occulta di quasi 500€ per tutte le famiglie italiane. Insomma, se da una parte si può tirare un sospiro di sollievo per il prezzo del gas in picchiata, dall’altra gli incentivi statali hanno terminato la loro efficacia: le sorprese sono dietro l’angolo e sembrano non essere positive.