Il rischio è diffuso a livello globale e colpisce addirittura un miliardo di persone, soprattutto tra i più giovani. Ecco perché.
Le nostre abitudini sull’ascolto di musica sono cambiate negli anni. La tecnologia si è evoluta, così dai primi grammofoni si è passati alle radio, con un design decisamente più accattivante e funzionalità aumentate. L’immagine dello stereo portato in spalla è anche un’immagine che riporta un fastidioso ingombro. Per questo la tecnologia si è evoluta per permettere una migliore portabilità al consumo musicale. Inoltre, l’industria ha puntato tutto sull’isolamento dell’atto, in modo che la musica si potesse ascoltare ovunque, senza infastidire nessuno.
Ecco perché si sono susseguite, di lì in poi, una serie di trovate tecnologiche volte a garantire il miglior metodo per ascoltare musica in giro: walkman, mp3, mp4, fino ai nostri smartphone, tablet e notebook. In tutto questo percorso, però, c’è stato un compagno fedele di viaggio che è entrato di diritto nel novero dei nostri oggetti di consumo più utilizzati: gli auricolari. Prima con lunghissimi fili, spesso attorcigliati e difficili da disincastrare, poi, sull’onda del wireless, sono arrivati gli auricolari senza fili, con connessioni bluetooth, in grado di abbinare comodità, facilità di utilizzo e qualità dell’audio.
Gli auricolari ci mettono tutti a rischio, ecco a cosa bisogna fare attenzione
Come ogni medaglia, anche questa ha l’altro lato. Tutte le funzionalità positive degli auricolari, purtroppo, si portano dietro anche un rischio elevatissimo per il nostro udito. Alcuni studi, infatti, dicono che un miliardo di persone in giro per il mondo rischiano di ritrovarsi con un udito danneggiato a causa di un utilizzo troppo intensivo degli auricolari con volume molto alto. Ovviamente, essendo gli auricolari uno strumento utilizzato soprattutto tra i più giovani, sono proprio loro i più esposti al rischio.
I dati dicono che già 430 milioni di persone nel mondo soffrono di ipoacusia, una patologia che indebolisce l’apparato uditivo. Questo indebolimento è dovuto alla degenerazione di qualche sua parte. Studi hanno riportato che il 24% dei giovani di età compresa tra i 12 e i 34 anni ascoltano con gli auricolari musica ad un volume davvero troppo elevato, mentre il 48% frequenta luoghi e concerti in cui il livello sonoro è dannoso per l’udito. Insomma, il rischio è elevato, e noi non ci facciamo caso quasi mai nel nostro utilizzo quotidiano. I dati parlano chiaro. A rischiare l’ipoacusia sono tra i 670 milioni e 1,35 miliardi di persone giovani in giro per il mondo.