Bisogna pagare ottocento euro per scaricarla. Ottocento euro per sei mesi, il che vuol dire 1600 da investire per un crimine più o meno efferato.
Circa tremila utenti l’hanno utilizzata, e chissà quanto ci hanno effettivamente guadagnato con Exclu, la cosiddetta applicazione dei criminali.
E’ stata scoperta questa settimana dalla polizia nazionale olandese, che ha immediatamente chiuso il servizio di messaggistica criminale Exclu in concomitanza con un’ampia repressione che includeva 79 perquisizioni e 42 arresti nei Paesi Bassi, in Germania e in Belgio.
L’arresto evidenzia gli sforzi che le autorità stanno compiendo per interrompere l’uso delle app di messaggistica nell’ecosistema dei criminali informatici. Questo particolare servizio era unico nel suo genere.
Exclu, infatti, era esclusivamente di dominio di criminali informatici e spacciatori di droga, un esempio sui metodi di comunicazione in evoluzione del crimine informatico, che hanno invaso ormai ogni campo, social e app compresa.
Un nuovo modus operandi
Nell’ultimo anno, infatti, gli esperti hanno scoperto che sempre criminali informatici si stanno allontanando dai forum del Dark Web a favore delle app di messaggistica e dei canali di comunicazione crittografati. Exclu è stata l’occasione per capire uno dei nuovi modus operandi della cyber-criminalità. Più in generale, infatti, analisti e ricercatori della sicurezza hanno rilasciato dettagli che mostrano come piattaforme legittime tipo WhatsApp, ma anche Telegram e Discord stiano diventando un focolaio di attività criminali, un ricettacolo non solo per le comunicazioni dei criminali informatici, ma anche per un’ampia gamma di truffe e campagne di exploit.
Nessuna sorpresa, per carità. Basta vedere i dati degli ultimi due anni per capire quante truffe sono state sventate sulle e-mail ma anche applicazioni di messaggistica istantanea: irrorati malware a go go, operazioni di phishing, ransonware e chi più ne ha, più ne metta. Ma non si era ancora parlato di applicazioni ad hoc per criminali. Secondo le autorità olandesi, l’azione contro Exclu, i suoi creatori e i suoi utenti è stata il culmine di un’indagine durata quasi due anni. Le autorità hanno stimato che l’app avesse circa 3.000 utenti, quelli che utilizzavano Exclu su smartphone attraverso un programma di licenza per circa 800 ogni sei mesi. In cambio, hanno ottenuto l’accesso a una piattaforma crittografata altamente sicura che ha consentito loro di scambiarsi privatamente messaggi, foto, note, chat e altre informazioni a supporto della loro attività criminale.
La polizia nei Paesi Bassi ha affermato di aver lavorato a stretto contatto con diverse agenzie in tutta Europa, tra cui Eurojust, Europol e forze di polizia in Italia, Svezia, Francia e Germania. Le autorità olandesi hanno ringraziato in particolare il Landeskriminalamt tedesco (LKA) Rheinland-Pfalz per le sue prime indagini nel giugno 2020 che hanno portato per la prima volta Exclu alla loro attenzione e fornito prove chiave per le indagini.