In tempi come questi è quasi scontato tenere d’occhio le spese. La classe energetica degli elettrodomestici è un indicatore molto importante da considerare.
Quando utilizziamo strumenti elettrici, la consapevolezza aiuta nella tutela dell’ambiente ma anche nel risparmio. Il consumo elettrico, ovviamente, incide direttamente sulla nostra bolletta. Con un po’ di attenzione, si può iniziare a risparmiare già a partire dalla scelta dell’elettrodomestico. Ogni dispositivo, infatti, appartiene a una specifica classe di efficienza (o consumo) energetica, riportata sullo stesso, o comunque facilmente rintracciabile nel momento dell’acquisto. La scala va dalla lettera G, che corrisponde ad altissimi consumi, fino alla lettera A+++, cioè consumi molto bassi.
Non tutti i dispositivi elettrici presentano l’etichetta. Quelli che ce l’hanno sono i televisori, le lavatrici e le lavastoviglie, le lampadine, i frigoriferi, i forni a gas ed elettrici, i congelatori, i climatizzatori e i condizionatori, le cappe, i boiler, le aspirapolveri e le asciugatrici. Ogni lettera è abbinata a una scala di colori che, esattamente come i semafori, variano dal verde all’arancione al rosso. Il gruppo di A+++, A++ e A+ hanno uno sfondo verde che si schiarisce man mano che si scende, A e B sono giallo e arancione, C e D arancione più intenso.
Classe energetica e detrazioni fiscali: quanto si risparmia?
La cosa positiva è che l’acquisto di elettrodomestici efficienti può essere soggetto a incentivi statali. L’Ecobonus, così si chiama, si può utilizzare in caso ristrutturazione e conseguente arredo di un immobile, e permette il 50% di detrazioni fiscali. Le informazioni in merito a questa pratica sono rilasciate annualmente dall’Agenzia delle Entrate. Esaminando più da vicino il potenziale risparmio, di certo l’occasione risulta molto conveniente. Quindi quanto si risparmia con elettrodomestici di alta classe energetica? I dati ci dicono che per un consumo di 290 kWh per un frigorifero di classe D, quelli di un altro frigorifero di classe A+++ si fermano a 150 kWh.
Parlando di soldi, considerando un prezzo dell’energia di 0,20 €/kWh, il risparmio è di 28 euro. Bisogna sottolineare che il consumo elettrico non è l’unica variabile che rende sensibile il risparmio. L’efficienza delle classi energetiche più alte, infatti, va coadiuvata da abitudini di consumo responsabili, come l’utilizzo più diffuso della modalità stand by e la disconnessione dalla rete elettrica ove possibile. C’è poi da dire che una certa influenza arriva direttamente dal nostro gestore, il quale applica le sue tariffe in materia di luce e gas.