Un biennio terribile. Gli attacchi hacker si stanno susseguendo come se non ci fosse un domani. Il record (negativo) del 2021, sta per essere battuto da quello del 2022.
Aspettando i risultati (per molti nefasti) dell’ultimo anno, la tecnologia prova a stare al passo con i cyber criminali tramite lo sviluppi di anti-malware in grado di rappresentare l’ultimo baluardo di resistenza dei nostri smartphone agli attacchi. Ma non è per niente semplice.
Eppure c’è un sistema che Google ha sviluppato da anni, soprattutto vista la netta differenza sugli attacchi hacker su Android (sfruttando le atante, troppe vulnerabilità) rispetto ad hacker, che funziona alla grande, ma quasi nessuno ne conosce l’esistenza.
Si chiama Google Play Protect e aiuta un utente a proteggere il proprio smartphone da applicazioni potenzialmente dannose, quelle che si annidano principalmente su Google Play, dove, numeri alla mano, si annidano il 66% di malware.
Quando è abilitato, Google Play Protect permette al tuo device di bloccare l’installazione di applicazione e rimuoverle nel caso in cui evidenziassero minacce alla sicurezza del proprio smartphone. Per attivarlo bisogna partire sempre dalle impostazioni, poi Google, quindi sicurezza. E’ in questa sezione che è presente Google Play Protect. Se non è ancora attivato, basta un tap su Scansiona il dispositivo alla ricerca di minacce alla sicurezza, per abilitarlo.
Cosa può fare Google Play Protect
Nello specifico Google Play Protect si mostra alquanto performante. Verifica che le applicazioni dell’utenti non presentino comportamenti dannosi, esegue un controllo di sicurezza sulle app dal Google Play Store prima di scaricarle, controlla il tuo dispositivo per app potenzialmente dannose provenienti da altre fonti, per evitare l’inserimento di malware. E ancora.
Avvisa il dispositivo dell’utente che sta scaricando applicazioni potenzialmente dannose, ha la capacità anche se, richiesta, di disattivare o rimuovere quelle applicazioni considerate dannose dal tuo dispositivo. Ti avvisa su quelle app rilevate che violano le norme di Google sul software indesiderato, nascondendo o travisando informazioni importanti.
Inoltre invia avvisi sulla privacy relativi alle app che possono ottenere autorizzazioni utente per accedere alle tue informazioni personali, violando di fatto la politica per gli sviluppatori di Google. Potrebbe anche reimpostare le autorizzazioni dell’app per proteggere la tua privacy, ma questo su determinate versioni di Android. “Se installi app da fonti sconosciute al di fuori del Google Play Store – spiegano da Mountain View – Google Play Protect potrebbe chiederti di inviare app sconosciute a Google. Quando attivi l’impostazione “Migliora il rilevamento di app dannose”, consenti a Google Play Protect di inviare automaticamente app sconosciute a Google”.