Euro Digitale, in arrivo quest’anno: che differenza c’è con le crypto e dai rischi truffa?

Euro digitale, l'alternativa alle crypto? - NewsCellulari.it 20230112
Euro digitale, l’alternativa alle crypto? – NewsCellulari.it

Anche il 2023 è iniziato nel segno delle sempre chiacchierate monete digitali. Così, mentre si fanno le rituali previsioni su dove potranno arrivare i bitcoin e dove sia finito Satoshi Nakamoto, ecco spuntare un’altra crypto.

Sarà perché Sweat Economy è cresciuto dell’8,10% dalla fine del 2022, sarà perché ApeCoin (un token ERC20), Bancor (un protocollo di liquidità completamente on-chain e Terra Luna la stanno imitando. Sarà.

Più che una crypto, La European Central Bank l’ha definita come una valuta digitale della banca centrale, un equivalente elettronico del contante. In questo 2023 verrà a integrare banconote e monete, offrendo alle persone un’ulteriore scelta su come pagare.

Un euro digitale sarà dunque un altro mezzo di pagamento elettronico utilizzabile da chiunque, ovviamente nell’area dell’euro. Viene definito sicuro e facile da usare, alla stregua de contantini e senza quella misteriosa quanto pericolosa volatilità propria delle crypto.

Una moneta, insomma, emessa dalla banca centrale emessa dalla BCE, diversa da quella fisica che tutti conoscono, ma utilizzabile con carta o con un’app proprio del telefono, pagando, appunto in euro digitali.

A che punto siamo

Lanciare una valuta digitale della banca centrale in Europa per rispondere alla crescente domanda di pagamenti elettronici sicuri e affidabili – dicono da European Central Bank – avere denaro digitale emesso dalla banca centrale fornirebbe un’ancora di stabilità per i sistemi monetari e di pagamento. Un euro digitale rafforzerebbe inoltre la sovranità monetaria dell’area dell’euro e favorirebbe la concorrenza e l’efficienza nel settore europeo dei pagamenti”.

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Bitcoin e criptovalute, “cugini” in arrivo – NewsCellulari.it

La fase istruttoria è iniziata a ottobre 2021 e si è fissata come obiettivo quello dei due anni. Un biennio che scadrà a ottobre, circa. “Stiamo esaminando possibili caratteristiche e canali di distribuzione di un euro digitale – continuano dall’European Central Bank – ma anche il suo impatto sul mercato. Poi decideremo se dare il via allo sviluppo di un euro digitale”.

A fine dicembre la situazione di questo Euro Digitale è stata descritta così dalla BCE. Che ha pubblicato il secondo report su questa novità descrivendo nel dettaglio una seconda serie di opzioni di progettazione e distribuzione che sono state recentemente approvate dal Consiglio direttivo e descrive i ruoli dell’Eurosistema e degli intermediari vigilati nel mercato digitale ecosistema dell’euro, ossia il ruolo degli intermediari, responsabili dell’onboarding degli utenti finali, il modello di regolamento, il modo in cui avverranno finanziamenti e defunding il modello distributivo e il regime previsto.

Nel 2023 la BCE valuterà ulteriormente una serie di opzioni di progettazione e distribuzione e nella seconda metà dell’anno presenterà al Consiglio direttivo il progetto complessivo di un euro digitale. Domani è già qui.