Google + Porsche: l’accordo per il suo software stravolgerà il marchio di lusso, ecco come
Vivere in simbiosi. Big Tech e case automobilistiche, la sinergia impazza sul mercato creando nuovi sviluppi.
Mercedes ha deciso di correre da sola. A breve sarà possibile addirittura pagare qualsiasi prodotto della super casa di Stoccarda con una carta-clienti, addirittura con un paio di semplici click, direttamente dal cruscotto della propria automobile.
Porsche va per un’altra strada, invece, quella che interseca la via maestra che sta segnando Google: un’unione di intenti con il fine di rilasciare un ambizioso software, capace di stravolgere il mercato di lusso. Almeno nelle intenzioni.
Dal Regno Unito, più precisamente da Londra, sede dello storica Times, nella sua pagina economica, la rivelazione di una trattativa fra Porsche e Google per integrare un software software innovativo nell’abitacolo delle macchine che usciranno fuori direttamente dalla nota casa di Stoccarda.
A rivelarlo proprio il CEO Porsche, Oliver Blume, in un’intervista concessa all’Economics Times, confermando la trattativa in corso, a quanto pare ben avviata, ma anche i nuovi orizzonti della casa renana, che volgono lo sguardo alla Cina, per trovare partnership locali all’altezza della situazione, per soddisfare quel segmento di mercato.
Un ecosistema made in Porsche. E Wolkswagen
Le parole di Blume al Times confermano dunque gli incontri avvenuti nei mesi scorsi fra le mercato, tutte incentrate verso un concept per integrare Google nei cockpit delle auto made in Porsche, segno che la casa automobilistica di lusso ha superato i suoi dubbi sulla condivisione dei dati. Anche altre fonti hanno riferito alla Reuters che filtrerebbe grande ottimismo per il buon esito di una trattativa che consentirebbe ai clienti Porsche di utilizzare il pacchetto Google Automotive Services (GAS).
Ciò significa che gli automobilisti non dovranno più collegare i propri smartphone all’auto per utilizzare strumenti come Google Maps o Assistant. L‘accordo è attualmente allo studio solo per il marchio di lusso e non per il più ampio gruppo Volkswagen, di cui Porsche è una filiale.
Un portavoce di Google ha detto a City A.M. che era davvero entusiasta di avere “auto con Google integrato“, ma non si è sbilanciato oltre. L’accordo di Porsche con il colosso di Mountain View va nella stessa direzione di Mercedes, comunque: l’ambito piano infatti è quello di sviluppare nei prossimi anni un ecosistema specifico da integrare nei propri propri veicoli, a seconda del modello, del segmento di clientela e della nazionale specifica.