Richieste di criteri “oggettivi, chiari e rispettosi dei diritti”: il consiglio di sorveglianza di Meta potrebbe dare il via libera alla nudità sui social.
Per alcuni potrebbe essere una bella notizia, per altri un po’ meno: i capezzoli di Facebook e di Instagram potrebbero tornare in bella vista. La novità riguarda le piattaforme di Mark Zuckerberg che, oramai, milioni di persone utilizzano tutti i giorni.
Anche se viene automatico associare immagini di nudo alla sfera dell’erotismo e della sensualità, questa nuova presa di posizione è una conseguenza di un argomento più concreto. Di certo, da quando i social hanno iniziato a spopolare, ci sono state molte controversie legate alla presenza di nudità sulle piattaforme.
Nell’ultimo decennio, molte categorie di persone hanno chiesto a gran voce il ridimensionamento delle norme legate alla possibilità di condividere foto contenenti parti del corpo sensibili. È, per esempio, il caso delle attiviste “Lactivist“, le mamme che allattano, e del movimento “Free the Nipple“. L’eco di questi gruppi si è diffusa anche grazie all’appoggio di alcune celebrità, tra cui Miley Cyrus e Rihanna.
Perché questo cambio di direzione?
Tutto è nato da un caso avvenuto negli Stati Uniti. Una coppia transgender ha avviato una campagna di raccolta fondi per un intervento chirurgico postando una foto di nudo. Il social ha così censurato il post, scatenando l’indignazione di molti. L’Oversight Board, il consiglio di sorveglianza di Meta, indipendente, formato da accademici, giuristi ed esperti, ha così chiesto di rivedere le regole che proibiscono le foto con soggetto il torso nudo femminile. C’è da dire che la foto in questione non conteneva nemmeno una nudità esagerata.
Il post, infatti, ritraeva il petto nudo di una persona con i capezzoli coperti. Nonostante questo, molte persone hanno inviato segnalazioni, le quali sono state subito raccolte dal social per avviare la censura. A seguito del ricorso da parte della coppia, Meta si è ritrovata a ripristinare il post. Proprio questa incongruenza è oggetto di esame da parte dell’Oversight Board. Ora Meta ha 60 giorni di tempo per valutare le raccomandazioni del consiglio indipendente, ma un portavoce ha già confermato che la decisione sarà accolta in senso favorevole.
Lo stesso portavoce prosegue affermando che l’obiettivo di Meta è quello di creare piattaforme social sicure per tutti, senza tralasciare il supporto alla comunità LGBTQ+. Vedremo, dunque, quali saranno le nuove policy che scaturiranno da questo caso, con le regole che, con ogni probabilità, diventeranno meno stringenti in temi di contenuti di nudo.