Che fosse un qualcosa di speciale lo si era capito di fatto sin dal suo lancio, in pieno scoppio della pandemia. Ma che il Mars Helicopter Scout potesse arrivare a tutti, non tutti ne erano convinti.
Invece l’elicottero drone che opera su Marte (dove è sbarcato nel 2021) nell’ambito della missione della NASA alla scoperta del Pianeta Rosso, continua a far parlare di sé. E non solo per le sue passeggiate spaziali incredibili che ci stanno facendo scoprire qualcosa di tanto incredibile quanto impensabile.
A più di un anno e mezzo dal suo primo volo su Marte, il “figlioccio” del Perseverance ha stabilito un nuovo record: il piccolo elicottero da 4 libbre (1,8 chilogrammi) ha completato il suo trentacinquesimo volo (lo scorso 3 dicembre) raggiungendo un qualcosa di mai visto prima, un’altitudine di 46 piedi, più o meno quattordici metri.
L’escursione aerea è durata un minuto scarso, 52 secondi per l’esattezza, e ha portato l’elicottero a una distanza di circa 50 piedi (15 metri) per riposizionarlo. Questa è stata la prima uscita sostanziale di Ingenuity da una manovra di salto e stazionamento di 18 secondi, un test andato a buon fine dopo aver ricevuto un importante aggiornamento del software che potrebbe aumentare la durata dell’elicottero in volo.
Un altro importante traguardo per Ingenuity, dunque, atterrato con il rover Perseverance della NASA sul cratere Jezero nel febbraio 2021. L’elicottero si è presto staccato dalla pancia del rover e ha intrapreso una campagna per dimostrare che il volo a motore è possibile nella sottile atmosfera di Marte.
Gli ambiziosi obiettivi di Ingenuity
Ma la tabella di marcia pensata dalla NASA è stata subito rivista. Già, Ingenuity ha affrettato i tempi visto che la fase iniziale di dimostrazione della tecnologia è durata meno di un mese. Alla quinta sortita, Ingenuity era pronto per fare altro.
Così, l’agenzia governativa statunitense ha subito cambiato la missione, considerando l’idea di anticipare i tempi per il mantenimento dell’elicottero drone in volo per raggiungere nuovi ambiziosi obiettivi, incentrati principalmente sul volo nel Pianeta Rosso e sull’esecuzione di ricognizioni per il Perseverance.
Il rover da guinness dei primati è alla ricerca di segni dell’antica vita marziana, partita dal cratere Jezero, lì dove c’era un lago largo 45 chilometri, che ha ospitato anche un delta fluviale miliardi di anni fa. Perseverance, invece, sta raccogliendo e memorizzando nella cache una serie di campioni, che una campagna congiunta NASA-Agenzia spaziale europea riporterà sulla Terra, forse già nel 2033. Al prossimo record.