Di lui si sa qualcosa di rilevante. E’ l’inventore di un qualcosa che sta semplicemente cambiando il mondo.
Già, perché le tanto chiacchierate cryptovalute hanno destabilizzato l’intero Pianeta ormai da dieci anni a questa parte, cambiando radicalmente il modo di approcciarsi ai soldi. Soldi non più reali, o meglio visivi.
La crypto delle crypto continuano a essere loro i bitcoin, al netto di una volatilità che sta creando non pochi problemi a tutti gli investitori. C’è chi ci si è arricchito, altri hanno perso un mucchio di soldi. Veri.
Satoshi Nakamoto, lui ha inventato i bitcoin. Ma lui chi? Secondo Elon Musk, dietro questo pseudonimo, ci potrebbe essere l’informatico Nick Szabo, ipotesi plausibile, ma nessuno lo sa con certezza. Il resto è avvolto in uno dei misteri più assoluti di questo secolo.
Anche perché si sono perse le tracce di Satoshi Nakamoto. Il papà dei bitcoin ha inviato il suo ultimo messaggio ormai undici anni fa: ha sempre sostenuto la scarsità intrinseca di bitcoin, ma la crescita ha superato le loro aspettative, al netto della loro volatilità, che ha portato a oggi i sostenitori della crypto delle crypto a cercare quel prezzo ipotizzato a 250.000 dollari.
L’ultimo messaggio, poi il nulla. Le previsioni sui bitcoin
Per due anni dopo la pubblicazione dell’ormai famoso whitepaper Bitcoin, datato ottobre 2008, Satoshi Nakamoto ha spiegato i concetti alla base della valuta, espressione di un digitale globale decentralizzato. “Devo ammettere che questo progetto ha richiesto due anni di sviluppo prima del rilascio e non ho potuto dedicare così tanto tempo a ciascuno dei tanti problemi”. Questa invece è l’ultima e-mail di Satoshi Nakamoto, inviata il 10 gennaio 2011.
“Ero preoccupato se la larghezza di banda e le dimensioni di archiviazione sarebbero state pratiche anche con ECDSA. Le enormi chiavi della RSA erano fuori discussione. Quando l’ho presentato, sono rimasto sorpreso che nessun altro fosse preoccupato per le dimensioni, anche se sono rimasto sorpreso anche dal numero di problemi che hanno discusso, e ancora più sorpreso dal fatto che ognuno di essi fosse qualcosa a cui avevo pensato e risolto”.
Siamo rimasto qui, però. Da qui giorno, nessun messaggio, nessun e-mail, il nulla. I bitcoin sono ancora crypto delle crypto, nonostante in molti si chiedono quando finiranno le speculazioni di mercato. John Erlichman di Bloomberg Markets ha analizzato che fra alti e bassi, i bitcoin sono cresciuti di oltre il 122.000% nell’ultima decade, ma oggi è così, domani chissà. Impossibile fare previsioni con una crypta dalla volatilità spaventosa. Cosa come impossibile, attualmente, ritrovare Satoshi Nakamoto.