Dopo l’incredibile malfunzionamento delle caselle postali di Virgilio e Libero, ci si prepara per il ripristino del servizio, con qualche domanda.
Al giorno d’oggi, sempre più persone sono coinvolte in scambi di posta elettronica, che sia per motivi personali o professionali. Milioni di utenti, che si scambiano messaggi, fondamentali per qualcuno, soprattutto per le aziende che hanno bisogno di comunicare con clienti e fornitori. Il discorso, ovviamente, non è da mento per i privati, essendo la mail uno strumento personale.
Qualche giorno fa alcuni utenti si sono ritrovati con un servizio non funzionante: parliamo di tutti quelli che affidano le proprie mail elettroniche ai provider di Libero e di Virgilio. L’evento ha creato innumerevoli disservizi, poiché il guasto non era stato preventivato e, per questo, ha colto di sorpresa tutti gli utilizzatori. A che punto è adesso il malfunzionamento e, soprattutto, che fine hanno fatto le mail che sono state inviate durante il disservizio?
Libero Mail torna a funzionare, ma con calma
Nelle prime ore della giornata del 26 gennaio, qualche casella postale ha ripreso a funzionare. Il provider aveva stimato per l’intervento una tempistica di 24/48 ore, quindi assistiamo a una ripresa più o meno in linea con le previsioni. Se non altro, si intravede la fine di questo pazzesco malfunzionamento che ha portato innumerevoli disagi ai suoi utenti.
Ma come mai il servizio funziona per alcuni, mentre per altri ancora no? La risposta risiede nella stessa tecnologia che governa gli scambi di posta elettronica. Infatti, durante questo arco di tempo, molti utilizzatori hanno continuato a testare il funzionamento della casella postale. Ogni volta che si manda un messaggio, infatti, questo viene “ospitato” da un server del provider, il quale poi lo rilancia a un suo simile, prima di consegnarlo al destinatario.
In questo modo, visto che il messaggio non riusciva a compiere il secondo passaggio di questo viaggio, la mail è rimasta in un limbo, senza possibilità di tornare indietro al mittente. Questo è il motivo per cui chi ha inviato messaggi non ha ricevuto notifiche di mancata consegna. A questo proposito, la strategia di Libero nella riapertura dei lavori è stata quella di riavviare gradualmente il servizio, in un modo che potremmo definire “a blocchi“.
Se si fosse avviato tutto insieme, i server sarebbero stati inondati da milioni di mail accumulate. La mole di dati avrebbe così mandato nuovamente in crisi il sistema. Ad ogni modo, Libero sembra pronta a ricostituire lo stato di attività per garantire uno scambio normale tra i suoi utenti.