Può essere lecito domandarsi se i dati presenti nel nostro smartphone abbiano effettivamente un peso, e a quanto pare ce l’hanno davvero.
Il livello tecnologico che abbiamo raggiunto a livello di umanità ha creato alcune importanti contraddizioni. Usiamo gli strumenti tecnologici quotidianamente e, oramai, alcuni di essi ci sono fondamentali per la normalità delle nostre azioni. Insieme alle grandi possibilità che derivano da questi dispositivi, però, non è cresciuto il sapere del singolo, né tanto meno la consapevolezza di utilizzo. I device sono pensati proprio per questo: essere utilizzati da chi di tecnologia non ci capisce praticamente niente.
Alcuni studiosi, per altro, sostengono che anche se l’essere umano nella sua totalità ha accumulato un livello di sapere immenso, a livello di singoli abbiamo perso la mole di conoscenze necessarie alla vita di tutti i giorni che contraddistingueva i nostri antenati. Diventa perciò fondamentale porsi domande a cui cercare risposta quando utilizziamo i dispositivi tecnologici. Gli strumenti che utilizziamo di più, è inutile sottolinearlo, sono gli smartphone. Questi device hanno rivoluzionato il nostro modo di rapportarci con l’ambiente circostante e con le altre persone. Oggi risponderemo a una domanda che effettivamente molto curiosa: i dati contenuti negli smartphone hanno un peso effettivo oppure no?
Quanti chili pesano i byte dello smartphone?
A primo impatto, questa domanda potrebbe suonare stupida. La risposta, però, è tutt’altro che scontata. Negli smartphone, infatti, le informazioni che vengono veicolate sono memorizzate sugli elettroni. Queste piccolissime particelle, per quanto minuscole, hanno una massa. D’altronde è quello che Albert Einstein ha diffuso con le sue teorie: E=mc^2. La formula intende che ogni cosa che porta energia ha una massa e viceversa. Quando pensiamo agli smartphone, i dati in esso contenuti vengono codificati come una serie di uno e zero, il classico sistema binario che sta alla base dell’informatica.
Ma cosa cambia a livello effettivo? Gli atomi che permeano tutta la materia hanno alcune proprietà magnetiche che fanno sì che essi si dispongano in maniera diversa in base a ciò che stanno immagazzinando, che sia un 1 o uno 0. L’energia di questi stati è diversa, quindi varia anche la massa delle informazioni. C’è da dire che ovviamente si parla di pesi molto contenuti: l’ordine della variazione della massa si aggira intorno a 10^-18 grammi. Effettivamente, dunque, i dati immagazzinati in uno smartphone ne variano il peso, anche se in maniera minima.