A 10 anni dal lancio del primo smartphone, il mercato della telefonia mobile ha cambiato volto in tutto e per tutto. Si è evoluto, ha visto il soccombere di molti marchi noti (come Nokia) e il nascere di tanti altri (come Meizu e Xiaomi), ma oramai sembra sia stato raggiunto quello che gli analisti definiscono «il punto di non ritorno».
Secondo la società di analisi IDC, infatti, nel 2016 la crescita del mercato smartphone sarà appena dell’1.6%, a fronte di un 2015 che aveva segnato invece una crescita del 10.6% rispetto all’anno precedente.
Cosa significa questa minore crescita?
Molto semplicemente che il mercato della telefonia mobile, ora come ora, ha raggiunto un livello di saturazione. Di prodotti ne esistono troppi e laddove c’era un vuoto da colmare o un segmento commerciale da diversificare, il mercato ha avuto la prontezza di farlo.
Per quanto riguarda la distribuzione del mercato smartphone, IDC fa notare come Android continui a detenere il primato dall’alto del suo 85.3% di market share. A seguire c’è iOS con il 13.9%, in calo del 12% rispetto al 2015.
Alberto Mengora