Pagamenti Smartphone: funzionano e sono sicuri

Molto utilizzati all’estero, sono stati inizialmente accolti con diffidenza nel Bel Paese pur rappresentando un notevole progresso dal punto di vista della comodità.

Di cosa parliamo?

Dei pagamenti mediante smartphone, effettuati tramite applicazioni, che consentono di effettuare qualsiasi tipologia di transazione senza avere a disposizione contanti nel portafoglio.

Anche da noi, ormai, sembrano aver preso piede e stanno entrando sempre di più nella maggioranza dei cellulari.

La comodità, in effetti, è notevole perché, oltre ai pagamenti agli esercenti, è possibile inviare denaro ai propri amici in maniera istantanea.

Ndr: Una pacchia per tutte le occasioni in cui si va a cena fuori e si paga il conto “alla romana”.

App di pagamento: come funzionano e livello di sicurezza

Le principali applicazioni conosciute sono, rispettivamente, Apple, Samsung e Google Play.

Tutte e tre condividono lo stesso funzionamento, mediante l’utilizzo della comunicazione NFC (ormai disponibile su tutti i dispositivi mediamente recenti), per concludere felicemente il processo di pagamento.

Dal punto di vista della sicurezza, inoltre, le transazioni attraverso smartphone aumentano ulteriormente il livello rispetto ai tradizionali pagamenti mediante carte di debito o credito.

Si avvalgono, infatti, di un processo chiamato “tokenizzazione” che consente di andare ad associare un codice univoco, e casuale, alla vostra transazione per poterla indicare al sistema d’incasso dell’esercente.

In questo modo, si elimina il passaggio d’inserimento della carta nel terminale POS e si riduce la possibilità di clonazione.

Crittografando i dati, ossia assegnando loro un codice univoco e casuale per poter essere letti, si impedisce anche alla casa proprietaria dell’applicazione di andare a leggere quale acquisto abbiate effettuato.


Questo passaggio è molto importante per tutti coloro che tengono alla tutela della loro privacy online.

Per quanto riguarda eventuali furti del dispositivo elettronico, nessuna paura perché il telefono chiede la consueta password o impronta biometrica per sbloccare lo schermo e, successivamente, anche la singola app di pagamento fa altrettanto.

Abbiamo, quindi, un doppio livello di sicurezza.

Si tratta, insomma, di un vero e proprio balzo in avanti nei sistemi di pagamento e siamo sicuri che, a breve, la maggioranza delle persone passerà a questo nuovo metodo.