Paura di perdere lo smartphone? Android 14 viene in tuo soccorso, non dovrai più preoccuparti di nulla
Apple il suo l’ha fatto. Con i tanti aggiornamenti ha portato l’esperienza di iOS a un livello molto alto, soprattutto in termini di sicurezza. Ora tocca a Google rispondere.
Il colosso di Cupertino in termini di sicurezza non ha mai avuto rivali: vuoi perché non enormemente popolato quanto Android in termini quantità, vuoi per le sue regole molte rigide, il suo sistema operativo è più difficile da scardinare, virus e malware sono di meno, il suo insieme è più ovattato.
E poi da tempo iOS ha rilasciato una funzione piaciuta tantissimo ai suoi utenti, quel “Trova il mio iPhone” presente sui Melafonini sin da iOS 13, un’applicazione fornita da Apple che permette il monitoraggio della posizione remota di dispositivi iOS, personal computer Mac, Apple Watch e AirPods.
Da settembre 2019 è stata sostituita dall’app Dov’è, ma sostanzialmente è solo una sua soluzione. Che fa rima con evoluzione. Apple infatti ha alzato l’asticella, creando una performante funzione che consente ai suoi utenti di tenere traccia dei dispositivi (iPhone ma anche iPad e Mac) anche quando sono spenti o non connessi a Wi-Fi né a Bluetooth. Ecco, anche Google ora sarebbe in queste faccende, affaccendato.
“Trova il mio dispositivo” è una funzione già esistente sui dispositivi Android ma ha alcuni requisiti per funzionare, tra cui la sua attivazione, e che il dispositivo stesso sia acceso, connesso a Internet e pure a un account Google.
Anche Google alza l’asticella
Un report suggerisce che Google sta lavorando a una versione aggiornata di “Trova il mio dispositivo”, che funziona anche quando il telefono è spento. La feature ha determinati requisiti hardware e questo sembrerebbe renderla più una funzionalità per i dispositivi futuri più che per quei dispositivi già esistenti.
Secondo una fuga di notizie anche Google ora si sta concentrando sulla costruzione di un’enorme rete di dispositivi Android utilizzando funzionalità come UWB, Ultra-Wideband, una tecnologia radio. E, se i tempi dovessero essere rispettati, la inserirà in Android 14. Ciò consentirà la comunicazione con il chip Bluetooth, anche se il dispositivo Android stesso è spento in quel momento. La funzionalità è simile a quella dell’iPhone di Apple, ma made in Google.
La funzione dovrebbe essere rilasciata su dispositivi Android dotati di un chip Bluetooth che rimane funzionante anche se il dispositivo stesso è spento. Per quanto riguarda il supporto dei dispositivi, al momento la maggior parte dei dispositivi Android non supporta la tecnologia Bluetooth. Considerando che Google sta lavorando alla funzione, i futuri dispositivi Pixel probabilmente la supporteranno.