Per costruire su Marte arriva lo Star Concrete: nella sua composizione c’è qualcosa che non indovinere mai e che buttiamo nella spazzatura
Come costruire edifici nello spazio? Semplice, basta usare un StarCrete, il nuovo cemento super resistente. Per creare questo nuovo materiale si usa un’accoppiata alquanto bizzara ma funzionale: un po’ di polvere spaziale e un po’ dell’amido delle patate. Lo StarCrete potrebbe essere una vera e propria rivoluzione.
La frontiera spaziale è sempre stata una delle più suggestive per l’essere umano. Da secoli, infatti, lo spazio celeste sconfinato è fonte di ispirazione e immaginazione. Una nuova epoca, però, si è aperta nel 1969, quando per la prima volta l’essere umano è riuscito a mettere piede su un suolo che non fosse quello terrestre. Il famoso allunaggio ha fatto sì che si capisse concretamente che, prima o poi, una colonizzazione spaziale è tutt’altro che impossibile.
Le grandi società spaziali lavorano da decenni per cercare di comprendere il più possibile sull natura del cosmo e sui mezzi che si possono impiegare per colonizzarlo. SpaceX, la società fondata da Elon Musk, ha spesso rimbalzato l’ipotesi di un approdo su Marte, spostando sempre più in là una possibile data. Ora, però, arriva una nuova scoperta che ha perfettamente senso in uno schema di conquista cosmica. StarCrete è il nuovo cemento utile per costruire strutture ultra resistenti nello spazio.
Il cemento cosmico per le strutture spaziali a base di patate: StarCrete
Oggi come oggi, concepire una struttura che si possa edificare nello spazio è qualcosa di veramente complicato. L’umanità, però, non si è mai arresa all’impossibilità di raggiungere un risultato. Prima o poi, anche questa diverrà una necessità. Per questo motivo, alcuni ricercatori dell’Università di Manchester si sono ingegnati per produrre un cemento che sia in grado di resistere a condizioni atmosferiche estreme anche sugli esopianeti. Per crearlo, gli scienziati si sono serviti di un’emulazione del suolo marziano, un po’ di sale e amido di patate.
Ciò che ne è saltato fuori è stato un matieriale resistente il doppio rispetto al comune calcestruzzo. Testando la variante creata col suolo lunare, invece, la resistenza raggiunge addirittura tre volte quella del cemento “terrestre”. C’è da dire che questa scoperta non sarà d’aiuto solamente alle (future) costruzioni spaziali, visto che lo StarCrete potrà essere impiegato benissimo anche per costruire edifici sulla Terra. La sua facilità di produzione, che prevede l’impiego di normalissimi forni, e la sua elevata resistenza sono elementi assolutamente rivoluzionari sullo scenario delle tecnologie edili.