Le bollette del riscaldamento sono veramente diventate un problema. Colpa del gas. Colpa dei rincari. Colpa della guerra. Insomma colpa un po’ di tutto. Ma ci sono delle soluzioni che possono aiutare a risparmiare. Anche se abitiamo in un condominio.
Parliamo ovviamente del fotovoltaico, che a quanto pare è oggetto di una serie di autorizzazioni da parte del TAR che permetteranno di installare pannelli fotovoltaici sul tetto del condominio, anche senza autorizzazione del condominio stesso, purché non vadano a modificare parti comuni.
L’assemblea infatti, come ha ricordato il TAR del Lazio stesso, non ha potere di impedire questo montaggio dal momento che a quanto pare “il tetto dell’edificio non rientra nella disponibilità del condominio“. Dunque se anche qualcuno non ha potere di sganciarsi dal riscaldamento centralizzato se non con autorizzazione dell’assemblea di condominio, almeno è possibile installare fonti di energia rinnovabile in autonomia.
Il precedente è costituito dall’impianto di pannelli fotovoltaici che era stato messo sul tetto di un condominio di Cuneo nel 2012, per cui era stato autorizzato il proprietario dal Comune di Cuneo a patto che l’”opera fosse aderente o integrata nel tetto dell’edificio con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificassero la sagoma dell’edificio stesso”.
Problematiche relative alla proprietà dell’impianto fotovoltaico in questione, avevano impedito al proprietario dell’impianto di ricevere il riconoscimento degli incentivi previsti con il DL in vigore al tempo: GSE infatti aveva prima accettato poi ritirato l’accoglimento della richiesta, ma fatto ricorso al TAR, il tribunale ha poi dato ragione al proprietario dell’impianto.
Ecco quando si può fare l’installazione dell’impianto
Nella sentenza si legge che l’assemblea condominiale non può negare l’installazione di un impianto da fonte di energia rinnovabile, meno che sia fornita prova che i pannelli possano cambiare l’aspetto del decoro architettonico dell’edificio. Nel caso specifico di questa installazione, l’assemblea non era stata in grado di fornire alcuna prova che queste evenienze si fossero verificate, e quindi se i lavori non comportano una modifica delle parti comuni, l’assemblea non ne può impedire lo svolgimento.
In effetti nel caso specifico di questa installazione, l’impianto fotovoltaico installato dal cittadino cuneese non aveva in alcun modo leso il decoro architettonico del palazzo e soprattutto il regolamento del condominio non prevedeva che si dovessero evitare tali montaggi, motivo per cui il proprietario non poteva essere bloccato. Ecco dunque che grazie a questa sentenza ora sappiamo che gli impianti fotovoltaici possono essere installati autonomamente e senza poter essere bloccati dal condominio.