Questa AI conosce il seno femminile meglio di chiunque altro: presto diremo addio ai dottori?
Il clamore che ha fatto ChatGPT è solo una delle sfaccettature che si nascondono dietro la nascita, crescita ed esplosione delle Intelligenze Artificiali.
Ora è ovunque, in ogni campo della tecnologia e non. Non si parla d’altro che di quella disciplina in grado di sviluppare una macchina (magari un chatbot) che riesce a mostrare capacità proprio dell’uomo, inteso come essere umano: ragionamento che fa rima con apprendimento, pianificazione e creatività. Addirittura dialogo con gli esseri umani.
L’intelligenza artificiale permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, e agire verso un obiettivo specifico.
Oramai i sistemi di IA sono stati talmente evoluti, che si stanno adattando il proprio comportamento a quello umano, lavorando in autonomia e trovando credito un po’ ovunque. Alcuni dati per comprendere meglio il fenomeno AI.
Vuoi per semplice curiosità, vuoi per un’esperienza da provare, il sito OpenAI.com è fra i primi 150 portali al mondo per numero di visite (circa un milione e mezzo), secondo un’analisi della società di ricerca Comscore, a inizio anno. Chi ci va? I giovani, soprattutto, fra un’età compresa 15 e i 24 anni. Colpisce, e anche un po’ spaventa, un altro numero: quei poco più di tredici minuti al mese del loto tempo che gli utenti spendono per entrare nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, più di Wikipedia (11,2 minuti), più di Gazzetta dello Sport e Fanpage.it (5,1 e 3,5 minuti, rispettivamente) e di OnlyFans (4,2 minuti).
Avanti così, ma senza esagerare
In questo contesto si inserisce una speciale l’intelligenza artificiale, sviluppata in Ungheria, con il fine di rilevare il cancro al seno che i medici non vedono. I progressi nell’intelligenza artificiale, infatti, stanno iniziando a fornire scoperte nello screening del cancro al seno rilevando i segni che i medici mancano.
L’Ungheria, che ha un solido programma di screening del cancro al seno, è uno dei più grandi banchi di prova per la tecnologia su pazienti reali. In cinque ospedali e cliniche che eseguono più di 35.000 screening all’anno, i sistemi di intelligenza artificiale sono stati implementati a partire dal 2021 e ora aiutano a verificare la presenza di segni di cancro che un radiologo potrebbe aver trascurato.
Anche le cliniche e gli ospedali negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nell’Unione Europea stanno iniziando a testare o fornire dati per aiutare a sviluppare i sistemi. Avanti così, dunque. Ma senza esagerare.