Non solo ChatGPT e DALL-E che per il momento, vuoi perché c’è di mezzo Elon Musk, vuoi perché stanno facendo tanto rumore e basta, anche un’Intelligenza artificiale in grado di aiutare i bisognosi. Fattivamente.
Può sembrava un progetto straniero dal nome, Voice for purpose, in realtà è italianissimo, un’idea di Pino Insegno ha generato questo importante concept, presentato a Roma alla presenza di Orazio Schillaci, ministro della salute.
Diamo voce alla Sla è un Un consorzio globale che nasce con un nobile scopo: restituire voci umane ed espressive a chi è costretto a usare i sintetizzatori vocali.
“È una vergogna che certi dispositivi abbiano voci meravigliose, mentre le emozioni dei malati hanno un suono robotico”. Le parole forti e dritte al punto di Pino Insegno sono state captate da un insieme di aziende, che hanno deciso di unirsi in un consorzio per capire come l’Intelligenza Artificiale può aiutare.
Innanzitutto un portale ben fornito. Bisogna creare il solito account, semplicissimo. Quindi c’è la possibilità di entrato nella library https://library.voiceforpurpose.com, dove ci sono i campioni audio, ascoltabili e resi disponibili da possibili donatori.
Un servizio gratuito
All’utente iscritto verrà richiesto di di selezionare fino a tre profili tra quelli caricati nella libreria di voci. I potenziali donatori verranno contattati e il primo tra loro che aderirà alla donazione procederà alla registrazione della propria voce per generare la sintesi vocale da mettere a disposizione di chi ne ha realmente bisogno.
La sintesi vocale generata potrà essere utilizzata con l’ausilio di dispositivi di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) dotati di software di Grid3. “Nel caso in cui un utente effettua la registrazione della voce per un utilizzo personale – si legge nelle precise FAQ del portale – ti consigliamo di informare il tuo centro clinico di riferimento affinché lo stesso possa tenerne conto nelle fasi di valutazione e prescrizione dei dispositivi di CAA”.
Il servizio di registrazione della voce e di utilizzo della sintesi vocale è gratuito e non è necessario essere per forza in cura in un centro clinico in particolare. “Se sei seguito da una struttura sanitaria di riferimento – continuano da Voice for purpose – ti consigliamo di informare dell’avvio all’attività di registrazione, affinché l’equipe a cui fai riferimento sia consapevole della possibilità di poter fruire di una sintesi vocale personale o donata”. Altro che tante chiacchiere inutili su ChatGPT (che a breve potrebbe passare dal gratuito a pagamento, tanto per mostrare la sua faccia reale) in queste faccende l’Intelligenza Artificiale deve essere affaccendata.