Realtà Aumentata| Ecco primo SUV in assoluto ad essere guidato con un visore a AR, qualcosa di pazzesco
Avete mai guidato con i visori? Audi activesphere, quarto modello della serie, è il primo al mondo sotto questo aspetto.
La notizia sembra incredibile, al limite del fantascientifico: ora è possibile guidare con in realtà aumentata. Immaginarlo può essere complicato, ma Audi ha fatto molto di più: il nuovo modello coupé si guida con i visori. Audi activesphere è il quarto modello della famiglia, dopo skysphere del 2021, grandsphere e urbansphere del 2022. Questa volta, però, si torna sull’off-road, e il suo design ne è un chiaro riferimento.
Lunga 5 metri, Audi activesphere è una crossover coupé dotata di quattro porte. Le ruote hanno pneumatici con segmenti mobili e misurano 22″. La loro tecnologia consente di modificare l’esperienza di guida in base all’ambiente circostante: così fuoristrada i segmenti si aprono per garantire massima aderenza, mentre su strada puntano sull’aerodinamicità chiudendosi. Un’ulteriore elemento è quello relativo alla possibilità di trasformare il classico sportback di Audi in un pianale per trasportare diversi tipi di carichi.
Si parla di guida autonoma di livello 4, e l’esperienza è sicuramente di quelle premium. Il comfort spinge i passeggeri a sentirsi come a casa mentre possono rimanere connessi all’ambiente circostante e al mondo esterno. Questo è il punto focale della nuova Audi activesphere: connessioni da sfruttare al massimo grazie ai visori.
Come si guida Audi activesphere con i visori?
Gli occhiali high-tech di Audi, ovviamente, non cambiano in toto la visuale dei passeggeri. Semplicemente, arricchiscono di contenuti l’ambiente reale circostante. Così gli strumenti sono 3D e con essi si può interagire, anche configurandoli. I pannelli di controllo sono virtuali, invisibili senza gli occhiali per la realtà aumentata. Tutti gli elementi sono dunque sensibili al tocco e reagiscono in tempo reale alle sollecitazioni dei passeggeri.
Ci sono due modalità fondamentali: quella che contempla la guida autonoma e quella che invece lascia il controllo al guidatore. Nel primo caso pedali, volante e cruscotto diventano invisibili, scomparendo del tutto dalla visuale. Se invece si vuole prendere la guida in prima persona, tutto torna fuori in posizione. Altro punto d’interesse sono i materiali trasparenti.
L’obiettivo è quello conclamato di creare vetture più leggere con più vetro in percentuale nella carrozzeria, in modo da creare, come scopo ultimo, strade percorribili in maniera più sicura. Insomma, Audi activesphere è una vera rivoluzione che abbina la tecnologia all’avanguardia a un nuovo modo di concepire la mobilità nel senso generale: sembra una macchina del futuro, ma è più presente che mai.