Rincari Poste Mobile: se hai una di queste offerte fai attenzione, a marzo arriva la batosta
Fra Operator Attack e improvvisi rincari è sempre difficili barcamenarsi nelle promo degli operatori telefonici, bisogna tenere sempre gli occhi aperti.
La strada che ha creato non pochi problemi a tanti utenti costretti quasi a cambiare operatore, era già stata presa da TIM, WindTre e Vodafone. Ora è il turno di un operatore virtuale, che va per la maggiore, non fosse perché è molto vicino allo Stato
“Da sempre PostePay è vicina ai suoi clienti ed è orientata ad offrire la migliore qualità possibile dei propri servizi”. Comincia così il messaggio inviato agli utenti nell’informativa dedicata da parte di PosteMobile, quel servizio di telefonia mobile e fissa italiano fornito da Postepay, una società del gruppo Poste Italiane, i cui servizi erogati sono disponibili per la clientela privata e affari avvalendosi della rete commerciale di circa 14.000 uffici postali e Kipoint.
“Lo scenario economico nazionale e globale ha subìto recentemente trasformazioni profonde, fuori dal nostro controllo, conoscendo anche momenti di crisi che hanno fatto registrare, tra gli altri effetti, un generale aumento dei costi riguardanti anche l’intera filiera dei servizi di telecomunicazioni”. La prende un po’ alla larga il comunicato ufficiale. Che poi entra nel nocciolo della questione.
“In tale contesto – si legge – al fine di continuare a garantire gli elevati standard di innovazione e di qualità del servizio che contraddistinguono l’offerta PostePay e di continuare a soddisfare le aspettative dei nostri clienti, si è reso necessario modificare le condizioni economiche di alcune offerte, sotto elencate, il cui canone mensile sarà aumentato di un euro al mese”.
Sempre la stessa storia
Dulcis in fundo dicevano i latini, ma ai giorni d’oggi, non sempre è così, proprio in fondo alla nota, dopo un lungo preambolo, arriva la mazzata, perché l’euro al mese significa 12 euro l’anno, e così via. Poca possibilità di scelta.
Anche in questo caso i clienti di Poste mobile potranno richiedere il recesso immediata di un contratto praticamente diventato carta straccia, ma almeno senza dover ricorrere in altre penali. Il problema però non si risolve facilmente, ma proprio perché un po’ tutti i gestori stanno aumentando i prezzi nascondendosi dietro l’inflazione.
Per cui, partendo dal presupposto che un operatore telefonico si deve avere perché ormai con i cellulari, per esempio, ci si lavora, bisogna capire soltanto che accettare quella che è a tutti gli effetti un’ingiustizia a livello di concept (se non fosse che un utente ha chiuso un contratto a quelle cifre pattuite), oppure se alla fine conviene cambiare.