Rivoluzione DAZN ora costa pochi euro: nuova formula per alcuni Paesi, quando in Italia?
Difesa e attacco. Su tutti i fronti. Ha saputo essere incudine nel momenti critici della stagione, ad agosto e gennaio. Ora DAZN si trasforma in modelità Hammers.
I buffering sulla Serie A di inizio campionato e agli albori del 2023 che hanno costretto la piattaforma in streaming che detiene il controllo dei diritti tv (7 partite in esclusiva a giornata, tre in co-esclusiva con Sky) a risarcire i propri abbonati, con tanto di summit a Palazzo Chigi insieme a esponenti del governo, della Lega di Serie A e pure della sempre vigile AGCOM sembrano passato remoto.
DAZN è pronta a rilanciare il suo prodotto, attraverso due grandi cambiamenti. Il primo avrebbe dell’incredibile. La piattaforma in streaming londinese ha confermato l’intenzione di partecipare alla competizione con Sky, BT Sport e Amazon Prime per i diritti tv della Premier, da sempre in Italia in mano a SKY. Non solo.
L’intenzione è quella di convincere anche gli ultimi riluttanti utenti a fare una sorta di abbonamenti per ogni singolo evento pay per view.
Lo ha detto a chiare lettere l’amministratore delegato Shay Segev, in occasione di una recente intervista dove ha tranquillizzato tutti sulle criticità di un DAZN ancora più potente, sicuro e performante, ora che ha istallato nuovi service, in grado di reggere l’onda d’urto dei tanti abbonati, e conseguenti problemi di iper-affollamento.
Il nuovo mondo è un accordo di partnership
“Nel vecchio mondo c’è un conflitto di interessi tra lo sport e le emittenti”. L’attacco di Shay Segev parte da qui “Non vogliamo concorrenza e vogliamo pagare il meno possibile. Il nuovo mondo è un accordo di partnership, un accordo di compartecipazione alle entrate – continua l’amministratore delegato di DAZN – i club e i campionati si aspettano di raggiungere un livello abbastanza alto e garantito, quindi possiamo entrare e garantire un certo livello di entrate e stiamo anche cercando un rialzo e ci concentreremo su questo”. Dalle parole, ai fatti.
DAZN, infatti, ha stretto un’altra importante partnership con Onefootball, attualmente esclusiva per Germania e Austria: un accordo che prevede un servizio a pagamento di streaming di eventi sportivi, sia in diretta che in differita, attraverso l’accesso one shot, oppure per vedere una singola partita per tutte le competizioni, sotto i cinque euro.
Attualmente DAZN è fruibile in ben trenta paesi. Oltre l’Italia, fra questi, non solo Germania e Austria, ma anche Svizzera, Giappone, Canada, Stati Uniti, Spagna e Brasile. Prossima destinazione Regno Unito.