Sarà l’annientamento del Genere Umano: È sicuramente un problema da risolvere ora

L’intervento del ministro olandese Wopke Hoekstra al REAIM dell’Aia – @tweetingastrid (Twitter)

L’intelligenza artificiale al centro delle discussioni tra i governi per le sue conseguenze sul settore militare nel vertice dell’Aia.

Nell’ultimo periodo tutti noi abbiamo assistito allo spopolare di alcuni programmi di intelligenza artificiale capaci di occuparsi ognuno di un compito diverso. Tra quelle più chiacchierate c’è ChatGPT, un’IA con cui si può conversare liberamente, in grado di fornire informazioni e di creare contenuti a seguito di semplici di input. L’algoritmo è stato messo a punto dalla società OpenAI, fondata dal magnate Elon Musk e pesantemente finanziata da Microsoft. Quel futuro che un giorno sembrava lontano, ora sembra bussare alle nostre porte, sollevando pensieri contrastanti.

Se da una parte ci sono curiosità e studio per le possibilità di applicazione dell’intelligenza artificiale, dall’altra c’è il timore che le conseguenze del suo largo impiego possano rivelarsi dannosi in campo civile, ma non solo. A quanto pare, ad essere interessato è anche il settore bellico, su cui i governi di molti Paesi si stanno ponendo essi stessi delle importanti domande. Questo perché la possibilità di automatizzare le armi e renderle “intelligenti” potrebbe avere conseguenze davvero catastrofiche non solo per una nazione in guerra, ma per tutta l’umanità.

Cosa è uscito fuori dal vertice dei Paesi

Per rispondere a questa minaccia, 58 Paesi di tutto il mondo, compresa anche la Cina, si sono riuniti all’Aia per il primo REAIM, cioè il vertice globale sull’intelligenza artificiale responsabile nel dominio militare. Al termine dell’incontro si è raggiunto un accordo, controfirmato da tutte le parti presenti, che serve per portare la questione dell’intelligenza artificiale in campo militare in cima all’agenda politica. Per quanto riguarda Russia e Ucraina, impegnate nel conflitto, la prima non è stata invitata, mentre la seconda non ha partecipato.

I partecipanti al REAIM – @MalaysiaMFA (Twitter)

L’obiettivo finale è quello di un utilizzo dell’IA “in un modo che non comprometta la sicurezza, la stabilità e la responsabilità internazionali” e che segua gli “obblighi legali internazionali“. A margine dell’incontro è intervenuta anche la dott.ssa Agnes Callamard, segretario generale di Amnesty International, puntualizzando che, IA o meno, non esista alcuna guerra pulita, poiché le guerre sono fatte e guidate dai pregiudizi.

Insomma, nonostante secoli di guerre e tecnologie che potenzialmente sono in grado di mettere fine all’esistenza umana sul pianeta, i grandi Paesi del mondo non pensano a strade alternative alla guerra, preferendo mantenere lo sforzo bellico sotto il cappello di un regolamento internazionale che deve essere rispettato.

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