Se ce l’hai ancora rispolveralo dalla cantina: ora vale a peso d’oro e lo puoi anche aggiornare
Fin troppo spesso ci ritroviamo un tesoro in casa, nascosto lì, in un cassetto chiuso, in un soppalco o in una cantina.
Il passato è un tempo da vivere nel presente, per un futuro migliore, magari con tanti euro in più che in questo momento di crisi globale, ci farebbero svoltare la vita.
E’ il caso della moneta da due euro, di quelle coniate per celebrare qualche ricorrenza di qualche paese dell’Unione Europea, come quella di San Marino. Che ha deciso di coniare, ormai 18 anni fa, 110mila pezzi in commemorazione dello storico e numismatico Bartolomeo Borghesi, diventata talmente rara da valere circa 200 euro. Oppure quella di Città del Vaticano per la ventesima Giornata Mondiale della Gioventù, a tiratura limitata, valutata anche trecento euro. Per arrivare ai duemila euro per quella del Principato di Monaco con la faccia della Principessa Grace, a 25 anni dalla sua scomparsa.
E’ il caso degli smartphone vintage. L’Ericsson t28 sta sui cento euro, i Nokia 3310 e Nokia 8810 possono essere venduti anche a tre-quattrocento euro. L’iPhone 2 è stato venduto a più di mille euro, praticamente come l’ultimo Melafonino.
Fra i tanti fumetti, dischi in vinile, o francobolli, senza neanche saperlo potremmo avere una fonte più o meno importante di guadagno: apriamo quel cassetto chiuso, prendiamo una scala e diamo un’occhiata al nostro soppalco, facciamo un giretto in cantina, magari ritroviamo quel computer che ha segnato un’epoca, quando non c’era la PlayStation, né tantomeno di parlava di gaming, si giocava direttamente con l’Amiga.
Esiste ancora un mercato
Anche se l’hardware Amiga è scomparso da tempo, un piccolo team di sviluppatori e tester sta ancora lavorando sul lato software. È stato appena rilasciato un nuovo aggiornamento per AmigaOS, che apporta nuove funzionalità e correzioni di bug.
Hyperion Entertainment ha recentemente annunciato la disponibilità di un secondo aggiornamento point release per AmigaOS 3.2, il sistema operativo progettato per funzionare su macchine Amiga classiche basate sulla serie di CPU Motorola 68000.
Il codice sorgente di AmigaOS 3.1 è finalmente trapelato sul web nel 2015, mentre lo sviluppo di Amiga 3.2 ha richiesto più di due anni di “lavoro intenso e incessante” da parte di un team di oltre 60 collaboratori. Integrazione del toolkit ReAction per la programmazione GUI, supporto nativo per il montaggio di file immagine disco.adf, una guida integrata e documentazione online e molto altro. Così Amiga ritorna al futuro. Così c’è ancora un mercato.