Tivusat, a breve la strage: decoder bloccati e tessere inutilizzabili per questi utenti
Il passaggio al nuovo digitale terrestre ha cambiato molte cose. Soprattutto non sarà più così semplice guardare la TV come un tempo, quando bastava acquistare una televisione e accenderla, dopo averla attaccata all’antenna centralizzata. Ora ci sono molte cose da sapere, da fare, e soprattutto bisogna essere “in regola”.
Tutta questa faccenda ricorda un po’ la storia di Stream, il primo servizio di TV a pagamento satellitare che correva in parallelo a Telepiù (dal cui merger è nato Sky), e la lotta alle “tessere pirata” che circolavano tra quelli che si credevano furbi e guardavano i programmi a pagamento senza spendere un centesimo.
Oggi più o meno la storia si ripete, anche se cambiano gli attori: da una parte TivùSat, la piattaforma radiotelevisiva satellitare gratuita creata dalla società a responsabilità limitata italiana Tivù diffusa tramite la flotta satellitare Hot Bird a 13 gradi est di Eutelsat Communications, responsabile della visibilità di molti dei canali presenti oggi sulle TV; dall’altra quelli che si credono furbi e comprano schede non certificate per usarle su decoder altrettanto non certificati e guardare la Tv spendendo qualcosina in meno per i dispositivi.
Quindi non si tratta di una vera e propria pirateria: semplicemente qualche buontempone ha deciso di spacchettare i bundle “scheda-decoder” per guadagnare qualcosa in più, e qualche altro furbone ha acquistato solo le schede per risparmiare sul nuovo decoder. Peccato che d’ora in poi, TivùSat abbia deciso di consentire la visione della TV solo a chi possiede un decoder certificato, acquistato in bundle con la sua scheda digitale terrestre.
Che la rivoluzione abbia inizio
Insomma la rivoluzione del digitale terrestre è iniziata ed è soprattutto molto più “cruenta” di quanto si pensasse quando due anni fa si è iniziato a parlare di tutta questa storia. Le tessere fuori bundle, per restare nel tema, dal prossimo 21 dicembre non saranno più valide, e soprattutto non sarà più possibile guardare la televisione con dei decoder che non siano certificati. «(…) a partire dal prossimo 21 dicembre e nel corso di tutto il 2023 i nostri sistemi tecnici di sicurezza non consentiranno più il funzionamento della smartcard tivùsat abbinata a decoder non certificati tivùsat. Siamo venuti a conoscenza del fatto che esistono soggetti che vendono, soprattutto su siti web, device non certificati tivùsat dichiarati “compatibili”: in realtà si tratta di device contraffatti spesso venduti con la smartcard tivùsat di dubbia provenienza».
Così si legge in una nota ufficiali rilasciata da TivùSat, che continua dicendo che «poiché tali device ledono, quindi, gli interessi di tutti, compresi quelli degli utenti, la relativa commercializzazione viene da Tivù costantemente avversata e continuerà a esserlo con dette azioni di natura tecnica e con eventuali azioni legali. Ti invitiamo pertanto a non acquistare tali prodotti e a richiedere, nel tuo stesso interesse, l’abbinamento corretto tra smartcard tivùsat e device certificati tivùsat, al fine di aiutarci nel contrastare tali pratiche, ed anche per evitare problemi di malfunzionamento dei tuoi apparati».
Di fatto, questa nuova pratica taglia fuori dal mercato decider di marche come Xdome, ClarkeTech, Dreambox, Edision, MVision, compatibili con le card di Tivùsat anche senza la certificazione ufficiale, senza la quale la scheda non potrà essere letta. Ma TivùSat ha deciso di bloccarne il funzionamento anche perché non garantiscono il rispetto delle richieste dei detentori dei contenuti.