Una pelle per il Metaverso: WeTac ci regalarerà il senso del tatto in digitale
Il Metaverso diventa una realtà sempre più preponderante nella nostra vita. Diversi sviluppatori stanno lavorando per rendere questo mondo virtuale a livelli di realismo mai immaginati, e sembra ci sia una nuova svolta sotto questo punto di vista. I ricercatori di Hong Kong hanno sviluppato una nuova interfaccia compatibile con la VR.
Non stiamo parlando di un nuovo sensore visivo, ma tattile. Il team ha infatti creato un’interfaccia aptica, WeTac, che ci consente di ottenere il senso del tatto anche nel mondo virtuale. Questa è una grande svolta per il futuro della VR, poiché questo nuovo dispositivo potrebbe avere diversi ambiti di utilizzo, dal gaming allo sport e perfino nel controllo da remoto di unità robotiche.
Il team di sviluppo che ha creato WeTac appartiene alla City University of Hong Kong. Dopo vista ed udito, grazie ai ricercatori, l’interfaccia aptica senza fili potrà darci anche il senso del tatto nel mondo virtuale. Già in passato si stava pensando ad una soluzione del genere, ma questa risulta essere la migliore creata fino ad ora, grazie all’assenza di cavi, alla facilità d’uso ed alle piccole dimensioni.
L’interfaccia, da quanto dichiarato, si presenta sottile e morbida. Inoltre è particolarmente compatta ed, essendo wireless, non costituisce ingombro per l’utente. Potrà essere indossata, sostanzialmente, come una seconda pelle. Queste sono le prime informazioni rilasciate dal dottor Yu Xinge, un professore che si è occupato del progetto.
Il dispositivo funziona tramite stimolazione elettrotattile e fornisce all’utente la sensazione del tocco nel mondo virtuale. Il feedback ricevuto, però, potrebbe variare a seconda di chi utilizza l’interfaccia, poiché le persone, avendo sensibilità diverse, potrebbero ricevere queste sensazioni in maniera più o meno forte. Per questo, i parametri del dispositivo andranno settati in dipendenza dell’utilizzatore, al fine di fornire uno strumento di utilizzo universale.
Come funziona WeTac?
Il sistema di WeTac è suddiviso in due parti. La prima è l’unità di controllo che va applicata all’avambraccio, mentre la seconda consiste in un cerotto a base di idrogel con elettrodi, che rappresenta la vera e propria interfaccia tattile. Per trasmettere le informazioni, viene utilizzata una tecnologia Bluetooth Low Energy.
Sono presenti 32 punti di stimolazione elettrotattili, anche sul palmo della mano e non solo sulla punta delle dita. Per il momento, tramite il dispositivo è possibile interfacciarsi con diversi oggetti virtuali, dall’afferrare qualcosa al sentire una stimolazione esterna sulla propria pelle. Questo potrebbe rappresentare un grande passo avanti per il Metaverso.