Una frase iconica, che racchiude tutte quelle invenzioni, ma anche startup, nate per miracol mostrare e sognanti, ma che finiscono in un flop.
Nexus Q di Google ha avuto un futuro nel quale non ha preso piedi, 300 dollari praticamente buttari per lo streamer multimediale di Google, a cui si dovevano aggiungere altri, circa 400 euro per gli altoparlanti e 50 per i cavi. Insomma una spesa enorme, gigantesca, che a conti fatti non è stata per niente avallata dai clienti, i giudici supremi di una invenzione.
Nel futuro che non ha mai preso piede ci è finita anche Appel, con il Watch dl 2015, un sontuoso modello “Edition” in oro 18 carati ha iniziato ad apparire al polso di celebrità di Beyoncé. La bella cantante non è servita a far decollare un dispositivo diventato obsoleto in appena dieci mesi.
E che dire del primo tentativo Microsoft di un hardware indossabile. Nato come esperimento sociale, come Banda per comprare un caffè da Starbucks, il gadget è finito ben presto in un futuro che non ha mai preso piede, a tal punto che il colosso di Redmond ha salvato il salvabile chiudendo i server e offrendo rimborsi agli utenti.
A un certo punto anche Second Life sembrava fosse in un futuro che non ha mai preso piede. Ma a quanto pare in quel nome dato venti anni fa, c’era anche il segreto per una Nuova Vita.
Il rilancio
Quel mondo virtuale (MUVE) è stato lanciato nel 2003 da Linden Lab, una piattaforma informatica nel settore dei nuovi media che integra strumenti di comunicazione sincroni e asincroni, un mondo virtuale variopinto dove trovano posto intrattenimento e arte, formazione, musica, cinema, gaming, e architettura, programmazione, impresa, e chi più ne ha più ne metta.
Dopo il classico boom con un milione di utenti regolari, ci si stabilizzò tra gli 800 e i 900mila. Il preambolo a quella staticità, che alla lunga ti fa terminare proprio lì, nel futuro dove non prendi piedi. E invece no.
Linden Lab ha confermato che il suo popolare social game Second Life sta diventando mobile, scaricabile sia su Android sia su iOS. Nel “tutorial” si evince che il rilancio passa sul motore Unity, per poter esplorare e interagire nel mondo virtuale utilizzando più piattaforme. Per il momento Second Life è un work-in-progress, deve ancora trasferire i dati e le informazioni dei giocatori, senza essere legato al tuo computer”. Una versione beta di Second Life verrà rilasciata sui dispositivi mobili nel corso dell’anno.