Samsung Galaxy Fold: le criticità risolte dalla casa produttrice
Finalmente il Galaxy Fold. Dopo tanto penare, Samsung può commercializzare il suo primo smartphone pieghevole, anche se solo in Corea del Sud. Il telefono doveva sbarcare sui mercati addirittura lo scorso mese di maggio, ma come ormai largamente noto il colosso di Seul si è trovato costretto a ritardare il lancio del “foldable” a causa di alcune problematiche che hanno riguardato soprattutto lo schermo.
Galaxy Fold, tutte le criticità risolte da Samsung
Criticità che sembrano ormai risolte, visto che il Galaxy Fold finisce nel mercato sudcoreano e si spera molto presto anche negli altri mercati internazionali. Ma quali sono le correzioni apportate da Samsung per far sì che il Galaxy Fold fosse finalmente “libero” da ogni difetto?
Come evidenziato nel dettaglio dal portale online SamMobile, sempre molto attento alle vicende che riguardano l’azienda di Seul, lo “step” principale è stato l’aver introdotto un film protettivo nel telaio dello smartphone pieghevole che tuttavia non potrà più essere rimosso, come invece avveniva nella “prima” versione del Galaxy Fold.
Inoltre, lo smartphone pieghevole presentava una cerniera con degli spazi fin troppo marcati, dove potevano facilmente inserirsi sporco e polvere.
Il Galaxy Fold non dovrebbe arrivare in Italia
Il colosso sudcoreano ha lavorato anche su questo, andando quindi a ridurre questi spazi. Inoltre, Samsung ha inserito anche dei layer di metallo aggiuntivi in modo tale da rendere il pannello pieghevole ancora più resistente.
Infine, sono state implementate delle nuove coperture per la cerniera, sia nella parte superiore che inferiore. Un lavoro davvero “certosino” quello dell’azienda della Corea del Sud, che è riuscita a risolvere tutte le criticità senza andare a variare i tratti estetici del prodotto.
Le uniche differenze riguardano lo spessore, che è aumentato di 0,2 mm (pochissimo…) e il peso complessivo, superiore di appena 13 grammi rispetto alla prima versione. Il Galaxy Fold non dovrebbe fare capolino in Italia o almeno questo è ciò che pensano gli esperti del settore: si spera nel successore.